Buy Less
BUY LESS
Nella nostra società consumistica è molto difficile cambiare la diffusa abitudine di comprare
ciò che non è di bisogno essenziale. Comprare solo quello che ci serve veramente, però, è
più che utile sia dal punto di vista economico che da quello ambientale, infatti comprare
oggetti di plastica riciclabile o bambù, in poche parole i cosiddetti prodotti eco-friendly, sarà
anche meglio della plastica usa e getta, ma niente in confronto alla possibilità di avere
veramente un impatto zero. Anche la plastica riciclata infatti viene prodotta rilasciando molte
scorie tra gas nocivi e sostanze non riciclabili di rifiuto, infatti la plastica può venire riciclata
solo in parte (43,5% in Italia) ed i macchinari per produrla emettono all’incirca quantità di
CO2 pari a quelle delle normali industrie di produzione; il resto della plastica finisce per una
buona parte (il 40%) nei termovalorizzatori, ma ben il 16,5% va nelle discariche dove viene
dimenticato fra i rifiuti in decomposizione mettendo l’ambiente in serio pericolo. E perché
non comprare è meglio dell’acquistare bambù? Oltre alle emissioni prodotte durante la lavorazione
in fabbrica essendo un materiale organico non dovrebbe nuocere all’ambiente. Si può facilmente
notare però che spesso i prodotti non sono completamente realizzati in bambù, ma sono smaltati,
hanno tappi in alluminio, imballaggi e quant’altro diventando non
differenziabili.
Come limitare l’impatto dello shopping, eliminarlo totalmente e comprare in modo
intelligente
”Mi serve veramente?” Semplice, ma non per questo inutile, questa conosciuta domanda
sviluppata correttamente può davvero aiutare molto a giudicare se qualcosa che ci
ritroviamo davanti vada comprato perché di bisogno essenziale o perché ci rende felici. Lo
spazzolino elettrico da sostituire a quello normale va comprato perché sosteniamo di aver
bisogno di un migliore igiene orale, ma siamo davvero disposti ad abbandonare il nostro
abituale spazzolino, o a preferire quello nuovo anche se bisogna caricarlo e cambiare la
setola così spesso? Non sarà forse meglio prendere la versione di bambù due negozi più
avanti e aspettare, piuttosto che scartare quella appena acquistata per uno migliore? Sarà
più comodo, moderno, economico, utile, abbinato o qualunque cosa di cui tu avessi
esattamente bisogno? Immaginiamo di utilizzare lo spazzolino proprio durante la nostra
giornata, quando dobbiamo uscire, magari in fretta, e lavare i denti, ecco che subentra il
nuovo intruso, è più comodo veloce perfetto. Ma uscendo non facciamo in tempo a caricarlo,
la sera siamo lì, senza poter lavare i denti e a pensare che dovevamo prendere un altro
spazzolino. Questo è un esempio, valutando i pro e i contro dell’effetto del prodotto,
ovviamente esso varia da persona a persona perciò dovrete “cavarvela da soli”. La chiave è
immaginare non solo l’utilizzo concreto, ma anche le emozioni ed i pensieri nella testa
durante l’utilizzo. Molti non riescono ad immaginare, quindi la soluzione sta solo nei periodi
di prova, qualcosa di meno astratto. E’ importante rispondere sinceramente a questa sorta di
interrogatorio.
Siamo molto bravi, come esseri umani, ad inquinare e trovare scuse, in questo
campo le scuse sono il nostro peggior nemico. Tra i trucchi per fronteggiare il consumismo,
si può per esempio comprare quel prodotto fantastico 24h dopo, questa aiuta a limitare
l’acquisto di impulso, ovvero un’improvvisa voglia di comprare qualcosa senza tener conto di
utilità, convenienza… ad esempio quando passiamo davanti al bar e prendiamo un succo,
perché ogni volta che passiamo di là siamo abituati a prenderlo. Quando usciamo con le
amiche compriamo delle patatine, perché le prendono anche le altre, quando prendiamo un
bracciale con le perline alla fiera, perché la fiera e l’opportunità di prenderlo, sono solo una volta
all’anno. Per evitare queste spiacevoli evenienze si può annullare le iscrizioni di cataloghi e simili
ad esempio, e cercare di non andare a fare shopping per il gusto di farlo.
E’ un po’ come quando si uccideva gli animali solo per divertirsi, con il tempo siamo riusciti a
ridurre molto questa brutta abitudine.
BUY LESS
Nella nostra società consumistica è molto difficile cambiare la diffusa abitudine di comprare
ciò che non è di bisogno essenziale. Comprare solo quello che ci serve veramente, però, è
più che utile sia dal punto di vista economico che da quello ambientale, infatti comprare
oggetti di plastica riciclabile o bambù, in poche parole i cosiddetti prodotti eco-friendly, sarà
anche meglio della plastica usa e getta, ma niente in confronto alla possibilità di avere
veramente un impatto zero. Anche la plastica riciclata infatti viene prodotta rilasciando molte
scorie tra gas nocivi e sostanze non riciclabili di rifiuto, infatti la plastica può venire riciclata
solo in parte (43,5% in Italia) ed i macchinari per produrla emettono all’incirca quantità di
CO2 pari a quelle delle normali industrie di produzione; il resto della plastica finisce per una
buona parte (il 40%) nei termovalorizzatori, ma ben il 16,5% va nelle discariche dove viene
dimenticato fra i rifiuti in decomposizione mettendo l’ambiente in serio pericolo. E perché
non comprare è meglio dell’acquistare bambù? Oltre alle emissioni prodotte durante la lavorazione
in fabbrica essendo un materiale organico non dovrebbe nuocere all’ambiente. Si può facilmente
notare però che spesso i prodotti non sono completamente realizzati in bambù, ma sono smaltati,
hanno tappi in alluminio, imballaggi e quant’altro diventando non
in fabbrica essendo un materiale organico non dovrebbe nuocere all’ambiente. Si può facilmente
notare però che spesso i prodotti non sono completamente realizzati in bambù, ma sono smaltati,
hanno tappi in alluminio, imballaggi e quant’altro diventando non
differenziabili.
Come limitare l’impatto dello shopping, eliminarlo totalmente e comprare in modo
intelligente
intelligente
”Mi serve veramente?” Semplice, ma non per questo inutile, questa conosciuta domanda
sviluppata correttamente può davvero aiutare molto a giudicare se qualcosa che ci
ritroviamo davanti vada comprato perché di bisogno essenziale o perché ci rende felici. Lo
spazzolino elettrico da sostituire a quello normale va comprato perché sosteniamo di aver
bisogno di un migliore igiene orale, ma siamo davvero disposti ad abbandonare il nostro
abituale spazzolino, o a preferire quello nuovo anche se bisogna caricarlo e cambiare la
setola così spesso? Non sarà forse meglio prendere la versione di bambù due negozi più
avanti e aspettare, piuttosto che scartare quella appena acquistata per uno migliore? Sarà
più comodo, moderno, economico, utile, abbinato o qualunque cosa di cui tu avessi
esattamente bisogno? Immaginiamo di utilizzare lo spazzolino proprio durante la nostra
giornata, quando dobbiamo uscire, magari in fretta, e lavare i denti, ecco che subentra il
nuovo intruso, è più comodo veloce perfetto. Ma uscendo non facciamo in tempo a caricarlo,
la sera siamo lì, senza poter lavare i denti e a pensare che dovevamo prendere un altro
spazzolino. Questo è un esempio, valutando i pro e i contro dell’effetto del prodotto,
ovviamente esso varia da persona a persona perciò dovrete “cavarvela da soli”. La chiave è
immaginare non solo l’utilizzo concreto, ma anche le emozioni ed i pensieri nella testa
durante l’utilizzo. Molti non riescono ad immaginare, quindi la soluzione sta solo nei periodi
di prova, qualcosa di meno astratto. E’ importante rispondere sinceramente a questa sorta di
interrogatorio.
Siamo molto bravi, come esseri umani, ad inquinare e trovare scuse, in questo
campo le scuse sono il nostro peggior nemico. Tra i trucchi per fronteggiare il consumismo,
si può per esempio comprare quel prodotto fantastico 24h dopo, questa aiuta a limitare
l’acquisto di impulso, ovvero un’improvvisa voglia di comprare qualcosa senza tener conto di
utilità, convenienza… ad esempio quando passiamo davanti al bar e prendiamo un succo,
perché ogni volta che passiamo di là siamo abituati a prenderlo. Quando usciamo con le
amiche compriamo delle patatine, perché le prendono anche le altre, quando prendiamo un
bracciale con le perline alla fiera, perché la fiera e l’opportunità di prenderlo, sono solo una volta
all’anno. Per evitare queste spiacevoli evenienze si può annullare le iscrizioni di cataloghi e simili
ad esempio, e cercare di non andare a fare shopping per il gusto di farlo.
E’ un po’ come quando si uccideva gli animali solo per divertirsi, con il tempo siamo riusciti a all’anno. Per evitare queste spiacevoli evenienze si può annullare le iscrizioni di cataloghi e simili
ad esempio, e cercare di non andare a fare shopping per il gusto di farlo.
ridurre molto questa brutta abitudine.
Commenti
Posta un commento