Breve Riflessione sulla Piccola Fiammiferaia

 La Piccola Fiammiferaia al giorno d’oggi -Lo Sfruttamento Minorile

Nella storia della Piccola Fiammiferaia una bambina si ritrova a vendere fiammiferi in giovanissima età, mettendo a rischio la sua vita al freddo, morendo così congelata.

Nel mondo sono più di 150 milioni i bambini intrappolati in impieghi che mettono a rischio la loro salute mentale e fisica e li condannano ad una vita senza svago né istruzione.

Durante gli ultimi anni si è reso evidente il collegamento tra crisi climatica e sfruttamento minorile. I disastri climatici, come sappiamo, hanno un impatto maggiore sulle popolazioni indigenti ed in seguito ad essi le famiglie sono più propense a rinunciare all’istruzione del minore in modo da poter sopravvivere dei guadagni del suo lavoro. 

Il fenomeno del lavoro minorile è concentrato soprattutto nelle aree più povere del pianeta, in quanto sottoprodotto della povertà, che contribuisce anche a riprodurre. Tuttavia, non mancano casi di bambini lavoratori anche nelle aree marginali del Nord del mondo.

E' il caso dei bambini impiegati nelle miniere in Cambogia, nelle piantagioni di tè nello Zimbabwe, o che fabbricano bracciali di vetro in India.

Tra le peggiori forme di lavoro minorile rientra anche il lavoro di strada, ovvero l'impiego di tutti quei bambini che, visibili nelle metropoli asiatiche, latino-americane e africane, cercano di sopravvivere raccogliendo rifiuti da riciclare o vendendo cibo e bevande.

Nella sola città di Dakar, capitale del Senegal, sono 8.000 i bambini che vivono come mendicanti. 

Altra faccia di questa tragica realtà è lo sfruttamento sessuale dei minori a fini commerciali, che coinvolge un milione di bambini ogni anno. 

Se le varie tipologie di lavoro minorile possono essere in qualche modo quantificate, una più di altre è caratterizzata dall'invisibilità e sfugge a una valutazione statistica: si tratta del lavoro domestico e familiare, in cui sono impiegate soprattutto le bambine.

Che si tratti di lavoro in casa d'altri (lavoro domestico) o in casa propria (lavoro familiare), per le bambine esso diventa spesso una vera e propria forma di schiavitù, che le costringe a vivere nell'incubo della violenza e dell'abuso.



Fonti:

https://www.unicef.org/protection/child-labour

https://www.unicef-irc.org/publications/pdf/ccc_final_2014.pdf

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